Il prestito dipendenti è un tipo di finanziamento destinato ai lavoratori dipendenti siano essi statali, pubblici o privati. Quando viene richiesto un prestito di questo tipo, non è necessario specificare a quale scopo verrà adoperata la somma richiesta, i prestiti specifici per i dipendenti sono infatti finanziamenti di tipo non finalizzato.
La forma più comunemente adottata per i prestiti personali di questo tipo è quella della cessione del quinto. Adottando questa formula, le rate del prestito sono legate direttamente allo stipendio: la somma dovuta è pagata dal datore di lavoro ed è trattenuta dalla busta paga del richiedente. In questo modo il datore di lavoro si assume la responsabilità del pagamento e della puntualità del versamento delle rate. Secondo quanto indicato dal nome stesso di questa forma di pagamento, il valore totale della somma trattenuta per il pagamento delle rate non può essere superiore ad un quinto dello stipendio, in altre parole del venti percento del netto della busta paga. Nel caso in cui l'amministratore o il datore di lavoro sia d'accordo, è possibile avere una seconda trattenuta, in tal modo il dipendente può arrivare ad una cessione del quaranta percento del proprio stipendio.
Il prestito dipendenti ha alcune caratteristiche che lo contraddistinguono, vediamo quali sono.
L'importo massimo erogabile può variare e dipende da diversi fattori quali: ammontare dello stipendio percepito, durata del prestito, età del richiedente. Si tratta di un prestito non finalizzato e l'unica garanzia richiesta è la busta paga del dipendente. Al prestito è associata una polizza assicurativa che comprende il rischio vita e il rischio impiego. E' possibile avere un rinnovo della cessione del quinto, il prestito può essere dilazionato fio ad un massimo di centoventi mesi ed è prevista la possibilità di estinguere anticipatamente il debito.
Come è possibile evincere dal nome, il prestito dipendenti è rivolto a chi svolge un lavoro dipendente e può quindi offrire come garanzia la propria busta paga. Le forme di lavoro dipendente che permettono di accedere a questo tipo di prestito sono diverse e comprendono: contratti a tempo indeterminato, contratti di apprendistato oppure di formazione e forme di lavoro a tempo determinato.
La possibilità di poter presentare una busta paga è fondamentale e rappresenta un'importante garanzia, grazie alla quale istituti di credito e banche possono scegliere di adottare criteri più flessibili nel valutare ed accettare le richieste di finanziamento.
Ai lavoratori che hanno un contratto a tempo indeterminato sarà richiesto di dimostrare che il lavoro si svolge in modo fisso almeno da tre mesi. Nel caso in cui la banca decida di erogare un prestito ad un lavoratore che ha un contratto a tempo determinato, la durata prevista per la restituzione potrebbe avere come vincolo temporale la stessa durata del contratto di lavoro.
Dal momento che la somma trattenuta in busta paga è considerata una garanzia sufficiente per poter accettare la richiesta, i prestiti per dipendenti sono accessibili anche alle persone che hanno precedentemente avuto segnalazioni in quanto soggetti protestati, o che hanno comunque avuto delle insolvenze.
L'erogazione e l'accettazione dei prestiti destinati ai dipendenti statali o pubblici è regolata dal DPR. numero 180 del 05/01/1950. Queste categorie di lavoratori possono usufruire di alcune particolari convenzioni e avvantaggiarsi di alcuni benefici specifici. Con la legge numero 311 del 2004 alcuni di questi criteri sono stati estesi, anche se con qualche limitazione, ai dipendenti delle aziende private.
I dipendenti pubblici hanno la possibilità di fare richiesta di prestiti INPDAP, una valida alternativa ai prestiti solitamente erogati dalle finanziare o dalle banche.
I prestiti INPDAP sono quei finanziamenti che vengono concessi dal tradizionale istituto di previdenza specifico per i lavoratori impiegati nell'amministrazione pubblica e che sono disposti per i dipendenti statali, adottando dei tassi di tipo agevolato. Questo tipo di prestiti può essere erogato direttamente da società o banche convenzionate con l'Istituto, dal Fondo di credito del dipendente o dal fondo della "Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali".
I dipendenti che lavorano per aziende o ditte private possono far richiesta del prestito dipendenti rivolgendosi direttamente a finanziare o banche, offrendo il proprio stipendio a garanzia.
Per aprire l'istruttoria e le relative pratiche sarà necessario presentare il proprio CUD, tramite il quale è possibile certificare lo stipendio percepito mensilmente e fornire la copia di un proprio documento d'identità.
Le soluzioni per l'erogazione di un prestito ai dipendenti privati sono diverse e vanno dai prestiti personali di tipo tradizionale, alla cessione del quinto, alla delega stipendio e consolidamento debiti.
La cessione del quinto dello stipendio è una delle modalità tra le più sicure e veloci, purtroppo, a differenza di quanto accada per i lavoratori pubblici, c'è la possibilità che il datore di lavoro non accetti di accordare questo tipo di finanziamento al proprio dipendente.