Acquistare casa è diventato sempre più difficoltoso per tanti motivi: le persone che possono permettersi di acquistarla in contanti sono sempre meno e le banche hanno erogano sempre meno capitali in prestito per paura di non poterli più recuperare. Questi sono gli effetti della crisi, ma c'è chi non rinuncia al sogno di acquistare la sua prima casa e così si rivolge alle banche, munito di solide garanzie, per chiedere il mutuo.
Il mutuo prima casa è destinato a coloro che intendono acquistare il loro primo immobile e non sono dunque proprietari, nemmeno comproprietari, di altri immobili sul territorio nazionale; il mutuo prima casa lo possono richiedere tutti, non è stato posto nessun limite anagrafico per inoltrare la richiesta e tutti hanno diritto alle stese agevolazioni ad eccezioni dei casi in cui intervengono i fondi statali o viene espressamente dichiarato il contrario nelle clausole del contratto.
Un limite che invece viene posto riguarda la valutazione della oggetto dell'acquisto, perché non può essere concesso il mutuo prima casa se l'immobile viene considerato di lusso, a prescindere dalla classificazione catastale: i motivi sono chiari. Prima di tutto, acquistare una casa considerata di lusso richiede un grande sforzo economico e non si può chiedere a una banca di intervenire con mutuo prima casa, che solitamente copre l'80% del valore complessivo dell'immobile, se questo costa diverse centinaia di migliaia di euro, la banca non accetterebbe mai un rischio simile. Inoltre va contro senso il chiedere a una banca un mutuo con condizioni agevolate per acquistare una casa di lusso: se si pensa di potersela permettere non è necessario rivolgersi alla banca per farsi erogare il mutuo prima casa ma si può chiedere un mutuo tradizionali a condizioni standard.
Chi sta sentendo forte il peso della crisi sono i giovani, a cui è stato letteralmente tolto il futuro. Al giorno d'oggi è raro incontrare un giovane che possa contare su un lavoro stabile che gli permetta di mettere le basi per una sua famiglia e per un suo futuro autonomo, la maggior parte vivono di lavori saltuari o comunque a tempo determinato che non garantisce loro la stabilità economica-. Quei pochi che possono contare su un lavoro a tempo indeterminato e che cominciano a pensare di costruirsi un futuro facendo il grande passo dell'acquisto della casa, non possono comunque pensare di acquistarla in contanti, perché vorrebbe dire avere da parte un capitale immobilizzato ad almeno 5 zeri, impensabile per i giovani. Ecco che allora sono costretti a fare affidamento sulle banche, chiedendo mutui per potersi permettere un'abitazione in cui cominciare la nuova vita indipendente.
Tuttavia il costo sempre più alto del denaro ha man mano scoraggiato tanti giovani dal chiedere il mutuo, con il conseguente aumento di coloro che preferiscono prendere casa in affitto anziché comprarla; per cercare di ridurre questo fenomeno, le banche da un po' di tempo a questa parte hanno realizzato dei piani mutuo prima casa specifici per i giovani, che garantiscono loro dei tassi ancor più agevolati sull'acquisto della prima casa e la possibilità di avere accesso ad agevolazioni anche nel piano di ammortamento, diluendo spesso la restituzione in un arco temporale di trent'anni e, in alcuni casi a seconda dell'età del richiedente, anche di quarantacinque anni. Ci sono inoltre anche diversi incentivi provenienti dallo stato, che periodicamente stanzia dei fondi da destinare alla ripresa del mercato immobiliare, che purtroppo con la crisi ha avuto una brusca frenata e che solo in questo periodo sembra che stia lentamente cercando di riprendersi.
Ovviamente quando si decide di accendere un mutuo prima casa bisogna raccogliere quante più informazioni possibili preso le filiali bancarie, chiedendo ai funzionari incaricati di esporre quali sono le proposte per chi decide di acquistare una casa con il mutuo prima casa.
Questo lavoro richiede non poco tempo, perché è ovvio che più materiale si ottiene maggiormente accurata sarà la scelta del mutuo su misura, ma purtroppo non tutti possono permettersi di trascorrere il tempo passando da una banca all'altra, anche perché se si vuole ottenere un mutuo occorre lavorare.
Una valida opzione, più che valida, è senza dubbio la consultazione delle agenzie bancarie con sportelli online: ormai tutte le banche hanno aperto un proprio sito internet dove vengono pubblicizzate le offerte, molte delle quali dedicate esclusivamente a chi decide di aprire un mutuo online. Tutta la fase informativa e di raccolta della documentazione si svolge per via remota, con la possibilità di parlare con un funzionario per via telefonica o con mail.
Se invece ci si vuole agevolare ancora di più il lavoro, esistono numerosi siti che offrono la possibilità di comparazione di tutte le offerte disponibili sul web con pochi click, mettendo a disposizione dell'utente tutto il materiale necessario.
In molti hanno la fortuna di ereditare degli immobili o delle somme di denaro che consentano di acquistare una casa ma per tutti gli altri la soluzione è l’accensione di un mutuo.
Se non si è proprietari di altri immobili, è possibile richiedere il mutuo prima casa, ottenendo anche il diritto a diverse agevolazioni fiscali.
Nello specifico, affinché un immobile possa essere considerato prima casa deve avere determinate caratteristiche.
Anzitutto l’acquirente deve essere una persona fisica e non deve essere presente su tutto il territorio nazionale un altro immobile a suo nome acquistato con agevolazione prima casa. Inoltre l’abitazione non deve essere classificata come immobile di lusso.
Infine è necessario che l’acquirente trasferisca la propria residenza nell’immobile acquistato entro 18 mesi dalla stipula dell’atto di mutuo, pena la decadenza delle agevolazioni.
Una volta individuato l’immobile da acquistare, è necessario rivolgersi ad un istituto bancario per effettuare la richiesta di mutuo prima casa; le condizioni offerte dalle banche non sono tutte uguali, pertanto può essere utile effettuare una comparazione tra le varie offerte, eventualmente avvalendosi dei siti internet specializzati.
Il tasso d’interesse applicato ad un mutuo può essere di due tipi: fisso o variabile. Nel primo caso il tasso è uguale per tutte le rate del mutuo, nel secondo caso si modifica sulla base dei tassi stabiliti dalle banche centrali o altri enti di riferimento, eventualmente maggiorati da uno spread.
Chi chiede un mutuo deve valutare anche la durata, che può essere minimo 5 anni e massimo 30, anche se alcuni istituti bancari concedono, in presenza di particolari requisiti, mutui di durata superiore, fino ad un massimo di 40 anni.
La domanda di mutuo deve essere compilata inserendo tutti i dati anagrafici e reddituali del richiedente e i dati relativi all’immobile che si intende acquistare: atto di provenienza, planimetria, dati catastali, certificato di abitabilità.
La domanda, corredata da tutta la documentazione, viene valutata dalla banca che effettua ulteriori verifiche sulla posizione del richiedente e sull’immobile e, avvalendosi di un tecnico di fiducia, redige una perizia tecnica che determina il reale valore dell’immobile.
Se tutti i controlli hanno esito positivo, allora il mutuo viene deliberato e si fissa la data per la stipula dell’atto pubblico.
L’atto di mutuo per l'acquisto della prima casa deve essere redatto da un notaio e firmato alla sua presenza, oltre che a quella del direttore della filiale o un suo sostituto e il sottoscrittore; molto spesso questo viene redatto nella stessa data dell’atto di compravendita dell’immobile e ne deriva l’iscrizione dell’ipoteca, che rappresenta garanzia per la banca a fronte del prestito concesso al cliente.
Se l’immobile presenta le caratteristiche di prima casa, è prevista l’applicazione di diverse agevolazioni fiscali in misura differente in base al tipo di venditore da cui si sta acquistando la casa.
Se il venditore è un privato, non è previsto il pagamento dell’Iva, l’imposta di registro è del 2 per cento e bisogna pagare un’imposta catastale ed una ipotecaria fisse, ognuna di 50 euro.
Se invece il venditore è una ditta costruttrice, è necessario pagare l’Iva ridotta del 4 per cento, l’imposta di registro fissa di 200 euro e le imposte catastale e ipotecaria fisse ognuna di 200 euro.
Le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono da versare al notaio nel momento in cui viene registrato l’atto.
Bisogna ricordare che la legge prevede in caso di acquisto di prima casa, la detrazione degli interessi passivi del mutuo, per un ammontare pari al 19% del costo sostenuto a titolo di interessi passivi sul mutuo.
Inoltre anche i costi di istruttoria e di perizia pagati alla banca e le spese notarili per la stipula dell’atto di mutuo prima casa, sono soggette ad agevolazione fiscale.